Quando vivi all’estero, soprattutto in un Paese dove la comunità italiana non è tra le più numerose, è minima la probabilità di vedere dal vivo un’artista che è tra le tue preferite.
E invece… grazie al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura (Francesco Di Lella) e del suo staff, mi è stata regalata la possibilità di incontrare dal vivo una tra le cantautrici italiane che più apprezzo: Malika Ayane.
Era quasi impossibile avvicinarsi a lui: la sua assistente, una virago efficientissima, si occupava di fare da tramite per qualunque cosa: dal bicchiere di acqua, alla consegna delle chiavi, alle richieste dei suoi “fans”, creando una sorta di area off limits intorno a lui.
Prevedibile, considerata la fama che lo accompagnava.