
Ghiaccio
La squadra di pattinaggio artistico nazionale volteggia sul ghiaccio con precisione e coordinazione invidiabili. Ammiro estasiato i loro movimenti eleganti che seguono l’esercizio provato e riprovato mille volte in allenamento. La loro professionalità e precisione è incredibile. Gli artisti eseguono davanti ai miei occhi piroette perfette, tripli axel fenomenali, avvitamenti da capogiro. Tutto meraviglioso. A bocca aperta assisto a uno spettacolo strepitoso. Non posso far altro che sorridere inebetito e applaudire con entusiasmo.

Sunbusters
Non per molto però. Il vento è giù cambiato e le nubi si riaddensano. È tempo di agire. Dall’acceleratore protonico non autorizzato che portiamo sulle spalle estraiamo il fucile con una mossa in sincrono. Premiamo il tasto d’accensione, indirizziamo il flusso verso l’alto, poco più in alto dell’orizzonte – mai allo zenit, purtroppo – e irradiamo l’obbiettivo.

Freddino
Spostiamoci ora al 19 gennaio 2024 a Stoccolma, Svezia. Nelle ultime settimane le temperature sono oscillate tra i +1°C, quando andava bene e si osava mettere la testa fuori dalle coperte, e i -15°C, quando non restava che rimanere in cucina bevendo un tè caldo davanti alla finestra se si poteva lavorare da casa o pregare che il sangue non smettesse di circolare nelle vene se si doveva uscire in strada.