Anno 2023                                                                   Anno 1904 

766 ore a piedi                                                             766 ore a piedi

2 giorni e 16 ore in treno                                         6 giorni in treno Lapponia Express

54 ore per 4850 km in auto

10 ore di volo

 Oggi con il volo ed un paio di cambi si può arrivare facilmente da Palermo a Narvik  e viceversa. Ma quanto sarebbe noiosa. Gli aeroporti sono simili. Se non si legge la lingua che accompagna l’inglese non si sa in che paese ci si trovi. E le procedure a terra, quelle d’imbarco e di sbarco e quelle a bordo sono sempre uguali. Che monotonia!

Meglio l’auto dove si conquista la meta del viaggio chilometro dopo chilometro.

 Ma nel 1904 escludendo la possibile, ma decisamente faticosa, camminata dove si conquista la meta del viaggio metro dopo metro, si poteva pensare solo alla ferrovia.

Un’avventura attraverso tutta l’Europa di 6 giorni. Naturalmente non era un collegamento diretto. C’erano traghetti e cambi di treni, ma affascinante era la possibilità di utilizzare il Lapponia Express  come percorso principale da cui con  numerosi collegamenti.

Il nome é quello del treno svedese Stoccolma Narvik. Da ricordare che nel 1904 la Norvegia era ancora una parte della Svezia.

Ma quello che mi affascina sarebbe di conoscere il nome del funzionario delle Ferrovie Regie che pensò di pubblicizzare il collegamento Palermo Narvik. Forse un tentativo d’imitazione dell’oriente Express? Ma un conto è la tratta Londra Istambul ed un’altro è Palermo Narvik saltando da un treno ad un’altro.

Chi poteva desiderare di raggiungere il nord della Norvegia dalla calda e soleggiata Sicilia? E poi la moderna Narvik come terminale della ferrovia da Kiruna per trasportare il ferro estratto a Kiruna era in fase di costruzione.

Indubbiamente era un visionario che prima dei tempi aveva chiaro in testa il turismo che sarebbe arrivato in Europa e le potenzialità delle ferrovia.

Dal Lapponia Express ad Interail lo spirito del viaggio é lo  stesso

Massimo Apolloni

Foto di Iso Tuor di Pixabay