Una missione del tutto europea

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Lo scorso 18 gennaio alle ore 16:49 ore italiane (e ovviamente svedesi) è partito dalla rampa di lancio 39 del Kennedy Space Center della NASA, a Cape Canaveral, il razzo che sta portando 4 astronauti nello spazio. Gli astronauti sono Michael López-Alegría (spagnolo d’origine ma con cittadinanza americana, comandante dell’Ax-3), Walter Villadei ( italiano, Pilota dell’Ax-3), Alper Gezeravci (turco, specialista della missione ax-3) e Marcus Wandt (svedese, specialista della missione ax-3).

La missione è privata e si chiama Ax-3, è il terzo volo spaziale commerciale di Axiom Space con SpaceX e durerà due settimane.

Il razzo utilizzato è un Falcon 9 con la navicella spaziale Dragon Freedom. Gli astronauti sono diretti verso la ISS (International space station) in orbita costante intorno alla terra.

Il razzo ha un’altezza di 70m è diviso in 2 stadi e, al lancio, pesa 549 tonnellate, carburante compreso. I propulsori sono dei Merlin, 9 sotto al primo stadio e un solo propulsore al secondo stadio.

Il costo del lancio è attestato intorno ai 62 milioni di dollari e porta con se nuovi esperimenti da fare sulla ISS, nonché rifornimenti, cibo compreso, agli astronauti.

In questo lancio troviamo per la prima volta un astronauta turco, oltre che il secondo astronauta svedese dell’ESA, nella storia.

Durante la permanenza nel laboratorio in orbita, l’equipaggio condurrà più di 30 esperimenti scientifici e dimostrazioni incentrati sulla fisiologia umana e sui progressi tecnologici industriali (1) e tra i tanti c’è un progetto che fa parte dell’Italian Space Food Project, in cui troviamo la Barilla e la Rana in collaborazione con l’agenzia spaziale italiana, il ministero delle politiche agricole, l’aeronautica militare italiana e la Axiom per sostenere la candidatura Unesco della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’umanità (2). Questa missione vede portare in orbita 3kg di pasta, le penne per l ’esattezza. Questo progetto, che sta volando ora verso la ISS, vede la pasta come una portata più a portata (scusate il gioco di parole) di astronauta.

Alcuni degli altri esperimenti che Walter Villadei porta con sé gli sono stati affidati da università e dai principali istituti di ricerca italiani. Esperimenti che in microgravità potrebbero dare dei risultati che, se effettuati sulla Terra, non sarebbero gli stessi.

Ma ora torniamo al razzo e alla navicella Freedom e, a proposito di quest’ultima, questa è stata la navicella che nel 2022 ha portato l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti (3) sulla ISS.

Dopo il lift off del razzo avvenuto con successo, la Freedom si è separata dal primo stadio circa 12 minuti dopo il decollo. L’attracco della navicella spaziale alla ISS è previsto alle 11.15 ore italiane di sabato 20 gennaio, ma gli astronauti dovranno aspettare le ore 13.00 prima di poter aprire il portello e mettere finalmente piede (anche se fluttuante) all’interno della stazione spaziale, al cui interno vi sono ancora i sette astronauti delle missioni precedenti capitanati dal danese Andreas Mogensen dell’Esa.

Come già accennato, la missione ha una durata di due settimane al termine delle quali la navicella verrà sganciata dalla stazione e farà ritorno sulla terra.

 

Francesca Stagliano

Foto di NASA-Imagery da Pixabay

1 https://www.spacex.com/launches/mission/?missionId=ax-3

2 https://leonardo.it/news/pasta-italiana-nello-spazio-barilla-rana-missione-ax-3/?refresh_ce

3 https://www.esa.int/Space_in_Member_States/Italy/Samantha_Cristoforetti