Aeroporto di Arlanda. Duty Free Shop. Una parete è formata da una composizione di scatole circolari. Sono i contenitori per lo snus (sniffo con mia traduzione libera).

Mi ha fatto ricordare i miei primi viaggi in Svezia negli anni ottanta quando notavo persone che, spesso furtivamente, si mettevano una pallina in bocca. Io non avevo mai visto niente di simile in Italia. Era la mia introduzione al mondo degli snus.

Ora ci sono abituato ma la curiosità è rimasta inalterata

Gli esseri umani utilizzano il tabacco da circa 8000 anni. 

Nella metà del 1500, l’ambasciatore francese in Portogallo si interessò al tabacco e alle sue presunte proprietà terapeutiche. Il suo nome era Jean Nicot che dette il nome al suo principio attivo, la nicotina, 

Da allora il tabacco entrò nelle residenze nobiliari e fare uso di tabacco da sniffo divenne un’abitudine di quella classe sociale. 

Le prime testimonianze di uso di tabacco orale, lo snus, in Svezia risalgono al 1687. in un documento di vendita tra un mercante svedese e uno finlandese. 

Alla fine del ‘700, la rivoluzione francese ebbe un grande impatto sul consumo di snus in Europa. La classe nobiliare entrò in crisi insieme alle sue  abitudini tra cui l’uso dello snus, che subì la crescente popolarità del sigaro e della pipa. 

Nel 1800 si iniziò ad utilizzare lo snus come lo si utilizza ancora oggi, ovvero posizionando il tabacco tra il labbro e la gengiva superiore.

A partire dalla seconda metà dell’800 gli svedesi iniziarono ad emigrare negli Stati Uniti e portarono la tradizione dello snus, A tutt’oggi gli USA sono uno dei mercati più interessanti per lo snus. 

Nel 1919 si registrò in Svezia il record di vendite con 7000 tonnellate di tabacco consumato. Facendo una semplice divisione si ottiene un consumo procapite di circa 1,2 kg di snus.

Però negli anni successivi lo snus subì una forte crisi dovuta alla crescente popolarità delle sigarette e i consumi calarono drasticamente anche in Svezia. 

Lo snus tornò attuale nella seconda metà del secolo scorso, quando furono confermati gli effetti dannosi provocati dal consumo di sigarette.

A partire dal 1970 lo snus inizia ad essere porzionato in bustine lo “portionsnus” (snus in porzioni). Un cambiamento epocale che aprì il mercato ad altre categorie di consumatori, che prima erano restii ad utilizzare lo snus per la poca praticità dello “loose snus” lo snus venduto sfuso, che viene impaccato utilizzando le dita. 

Da allora lo snus in Svezia è diventato sempre più popolare ed ha contribuito a ridurre sensibilmente il consumo di sigarette nel paese, con la conseguenza di migliorare la salute e l’aspettativa di vita dei cittadini svedesi. 

Infatti la Svezia oggi registra il minor numero di malattie riconducibili al tabagismo e ha uno dei tassi di fumatori minori al mondo. 

Lo snus svedese è composto da tabacco seccato a getto d’aria. Il tabacco grezzo è mischiato con acqua, carbonato di sodio ed aromi e riscaldato, generalmente tramite un getto di vapore. Lo snus umido contiene più del 50% di acqua, e il consumo medio in Svezia è di circa 800 grammi (16 confezioni) per persona all’anno.

In Svezia, solitamente, lo snus in porzioni è venduto in contenitori di plastica e lo snus sciolto talvolta in contenitori di carta compressa; Si stima che la produzione totale di snus svedese, superi i 300 milioni di confezioni all’anno.

Dopo che nel giugno del 2004, il governo norvegese ha approvato una legge fortemente restrittiva del fumo nei locali pubblici, anche là la vendita di snus è aumentata e diverse nuove varianti del prodotto sono state introdotte nel mercato.

L’Unione Europea nel 1992 vietò la vendita degli snus a seguito di uno studio dell’OMS per il quale l’uso del tabacco orale poteva essere cancerogeno. L’unico paese dell’Unione ancora autorizzato a vendere snus é la Svezia che inserì questo punto nel pacchetto negoziato per la sua adesione nell’Unione Europea.

Non voglio entrare nella spirale tecnica di quanto sia pericoloso per la salute lo snus. Constato solamente che qui in Svezia vedo tante persone di ogni età, uomini e donne usarlo e volerlo portare in viaggio ed anche viaggiatori di altri paesi sono interessati ad acquistarlo e capisco così la parete di confezioni di snus ad Arlanda.

Massimo Apolloni
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