Anche quest’anno, dal 22 al 28 novembre 2021, si svolge la sesta edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, di cui l’Accademia Italiana della Cucina, con le sue delegazioni è uno dei sostegni. Negli anni è diventata una delle iniziative di punta per promuovere all’estero il meglio dell’agro ed eno-gastronomia italiana. Il tema di quest’anno è la tradizione e le prospettive della cucina italiana; consapevolezza e valorizzazione della sostenibilità alimentare.

L’iniziativa promuove la Dieta Mediterranea come stile alimentare equilibrato che rifiuta lo
spreco di cibo, l’importanza della relazione tra cibo e sostenibilità e quella tra biodiversità e
diversità alimentare, la difesa dei prodotti a denominazione protetta e controllata ed
il contrasto al fenomeno della contraffazione che danneggia gli esportatori e causa danni di immagine ai nostri prodotti. Verrà discusso, inoltre, della lotta contro i sistemi di etichettatura a semaforo, ”nutri score”, il quale riporta, per 100 grammi di alimento. il contenuto in grassi, grassi saturi, sale e zuccheri traducendolo nei colori del semaforo creando un sistema che manipola il mercato perché esiste una dieta equilibrata e varia, ma non unica e valuta in maniera antiscientifica solo le porzioni da un etto.

Per comprendere l’importanza dell’evento occorre ricordare che il settore agroalimentare dà lavoro al 6% del totale degli occupati in Italia e vale il 12,6% del Pil. Nei primi sette mesi del 2021 l’export dell’agroalimentare ha segnato il +10% e il settore vinicolo ha segnato un +14,5%, con un record d’esportazione di 332 miliardi.

Anche in Svezia Il tema della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, si ispira al
concetto della sostenibilità alimentare, che è un valore aggiunto economico, sociale,
ambientale che arricchisce la produzione italiana dando al consumatore un prodotto di
qualità, tracciabile, etico e sicuro che rafforza il marchio del Made in Italy. La tutela e la
valorizzazione dei prodotti a denominazione controllata, unitamente ad azioni per opporsi
all’Italian sounding servono a garantire al consumatore la genuinità e ad accrescere la
consapevolezza riguardo all’origine legata ai territori del nostro Paese.

Il programma, preparato dall’Ambasciata d’Italia in Svezia, punta a valorizzare le iniziative
che promuovono il prodotto enogastronomico italiano in Svezia. Si va dal riciclo virtuoso come
nel lancio del “Mutti Virtual Art Exhibition” all’inclusione sociale con il sostegno al
supermercato sociale “Matmissionen”. A questo proposito L’Ambasciatore d´Italia in Svezia,
Vinicio Mati, commenta con queste parole l´iniziativa: “In Italia cresce il numero delle
imprese che fanno della responsabilità sociale un punto di forza delle proprie strategie.
Quello dello spreco alimentare è un problema globale, con conseguenze significative sia a
livello di impatto ambientale, sia a livello economico, sociale e di sicurezza alimentare. Il
recupero degli alimenti oltre al suo valore sociale, impedisce che questi diventino rifiuti,
facendo risparmiare risorse energetiche e abbattendo le emissioni di CO2. ”.

La sostenibilità ambientale è testimoniata anche dall’Istituto di Cultura con la produzione di
miele nel suo giardino.

Nel programma vi sono poi una serie di eventi sulla regionalità della cucina e sulla varietà
del prodotto enologico italiano.

In conclusione, quella tra il 22 e il 28 novembre, è una settimana che, con le sue iniziative ci porta a riflettere sui temi legati al nostro benessere alimentare ed a tutti i risvolti sociali ed economici che esso comporta.

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