Tutti quelli che arrivano a Stoccolma notano uno degli edifici più iconici di Stoccolma e di tutta la Svezia che si trova sul Lago Mälaren lungo il Riddarfjärden ed è una costruzione che ricorda quelle del Medio Evo.

 

Ricorda solamente, perché non è antica. Se foste passati nello stesso posto poco più di un secolo fá avreste trovato là un mulino, lo Eldkvarn. Era un grande mulino che produceva farina per la città che però bruciò nell’ottobre 1878, un evento noto come “l’incendio del secolo”.

 

Ma proprio in quel posto diventato libero da fabbricati fu deciso nel 1903 di costruire un edificio politico per la città e e venti anni dopo, il 23 giugno 1923, fu inaugurato il Municipio di Stoccolma, lo Stadshuset. La data non era stata scelta a caso ma commemorava i 300 anni dell’entrata a Stoccolma di Gustavo Wasa re di Svezia.

 

L’edificio in mattoni rossi, in stile nazionalromantico fu progettato dall’architetto Ragnar Östberg.

Bisogna riconoscere che l’Italia ha costituito un indubbio modello ispiratore per questo grandioso progetto.

All’interno di quest’edificio ci sono infatti insieme a tracce bizantine e gotiche varie rivisitazioni rinascimentali italiane! È chiarissima anche all’esterno l’ispirazione presa dal Palazzo Ducale e da Piazza San Marco di Venezia; così come è molto evidente nella tecnica la somiglianza tra i mosaici della Sala Dorata con quelli della Cappella Palatina di Palermo, della Cattedrale di Monreale, o delle chiese di Ravenna.

Lo Stadshuset fu edificato per ricordare la storia di Stoccolma e della Svezia e, per sembrare più vecchio di quello che effettivamente è, le facciate furono costruite con mattoni lavorati a mano alla vecchia maniera delle stesse dimensioni di quelle del vecchio castello Tre Kronor. Il richiamo al vecchio Castello è anche evidente nelle tre corone d’oro che guardano il Palazzo Reale sorto al posto del Tre Kronor distrutto da un incendio,

La torre dello Stadshuset è alta 106 metri ed più alta di quanto progettato all’inizio. Si dice che Ragnar Östberg abbia voluto che lo Stadshuset fosse più alto di quello di Copenaghen, costruito nello stesso periodo, che ha una torre alta 105 metri.

All’interno della Stadshuset si trovano due ambienti di eccezionale bellezza: il Salone Blu e il Salone Dorato.

L’idea iniziale dell’architetto era di decorare il salone principale con piastrelle blu e grandi vetrate che riflettessero il cielo, ma alla fine si decise di lasciare i mattoni a vista perché non era molto il cielo blu che filtrava dalle finestre, ma di mantenere il nome originale, cioè Salone Blu.

L’organo del Salone Blu è il più grande della Scandinavia.

Il Salone Dorato è Illuminato da un grande mosaico principale che prende tutta una parete con la descrizione di alcuni momenti della storia di Stoccolma e da tanti altri mosaici lungo le altre pareti. Anche se fu commissionato ad una ditta tedesca, il lavoro fu eseguito da maestranze specializzate italiane che hanno contribuito a rendere l’ambiente estremamente affascinante.

Durante la settimana del 23 giugno quella cioè dell’anniversario dei 100 anni si celebra lo Stadshuset. La Sala Blu e la Sala Dorata si trasformano per due serate in sale da ballo, mentre i ristoranti del municipio si occupano di bar e snack. Ci sarà uno spettacolo teatrale per tre serate nel cortile e nel parco. Avrà luogo anche una regata a Riddarfjärden, proprio come 100 anni fa.

Tanti eventi per festeggiare i 100 anni, portati bene, dello Stadshuset, il Municipio di Stoccolma.

Massimo Apolloni
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