Una delle prime cose che impari venendo in Svezia è che, in casa, le scarpe sono tabù.

In nessuna casa entri con le scarpe.

Gli Svedesi – in casa – camminano con i calzini, a piedi nudi, a piedi nudi oppure a piedi nudi.

Ovviamente questa abitudine viene estesa anche a studi medici, fisioterapici, ambulatori, e in ogni luogo dove “loro” ti dicono di levarti le scarpe.

Il principio è comprensibile in un Paese che per molti mesi è coperto dalla neve.
Ma l’uso è esteso a tutto l’anno.

Devo ammettere che adattarmi a questa abitudine è stato facilissimo ed ora mi viene istintivo levarmi le scarpe appena entro in una casa (provocando varie e divertenti reazioni quando lo faccio in Italia).

Oltre ad un evidente riscontro “igienico” (anche come massaia apprezzo molto i pavimenti più puliti) l’abitudine di camminare scalzi è anche salutare.

Ovviamente il fatto che le case, qui, abbiano quasi esclusivamente parquet come pavimento, aiuta.

Certo, appena trasferita mi faceva un po’ strano e, onestamente, ero anche poco attrezzata.

“Poco attrezzata” direte voi?

Beh, tu (io), ignorante, arrivi dall’Italia con le tue belle scarpine TUTTE stringate.
Non un velcro o una cerniera… e, mentre gli altri infilano le loro scarpe in un nanosecondo, tu sei lì, dopo 10 minuti in equilibrio su una gamba, a lottare con le stringhe, magari impiastrate di fango e neve rappresa, cercando di mantenere un’aria dignitosa nonostante la posizione a ELLE e l’equilibrio instabile.

Perché le scarpe vengono lasciate all’entrata: in tutte le case, anche nel più piccolo degli appartamenti. C’è sempre un’entrata con un mega stuoino, dove lasciare le scarpe, tue e degli ospiti.

Una massaia italiana resterebbe allibita nel vedere tutte ‘ste scarpe in giro all’entrata.

(e infatti ho un paio di amiche italiane qui in Svezia che proprio non riescono a sopportare l’idea delle scarpe in vista e cercano di ovviare, inutilmente, al disordine che si crea :-))

Le case più grandi hanno un panchetto o una rastrelliera con seduta (finalmente ho capito a cosa serviva, quella “cosa” venduta all’ikea!!!), ma nelle altre devi trovare l’equilibrio da te!

La cosa diventa buffa durante i “visning” (le visite alle case in vendita): se la casa/appartamento è particolarmente ambito, fuori dalla casa troverai centinaia di scarpe, di ogni grandezza e colore, stile e forma.
Ovviamente tutte usate e non sempre “profumate”!!!

Ma soprattutto, per noi, Italiani sospettosi e malfidati (perlomeno io…), l’idea di lasciare le tue belle scarpette fuori, alla mercé di chiunque passi e vede il tuo ultimo modello di Salomon o Mephisto o il costoso dopo-sci di Timberland, non ti lascia tranquillo per tutta la visita!

Ed è facile vedere quali siano le scarpe di chi non è svedese e fa il visning: sono quelle defilate, leggermente nascoste dalle altre, magari dietro un vaso, nascoste dal portaombrelli, fuori dal coro, insomma.

E ne hai la prova quando vedi chi ritira le scarpe: i loro calzini sono LUNGHI (!), puliti e spesso nuovi (mica vorrai fare figuracce?!?) e hanno una espressione prima preoccupata e poi soddisfatta nel ritrovare le loro calzature.

Esattamente la stessa mia faccia, la mia stessa espressione, anche ora, che ho finito di cercare casa, e dalla fisioterapista devo abbandonare le mie amate scarpine e le nascondo il meglio possibile, in fondo alla rastrelliera, dove si notano di meno, per poi sentirmi dire, dalla receptionist: “signora, siamo in Svezia, non gliele ruba nessuno!!!” Eccertocheno: le nascondo per bene, io!!!

Marilinda
Foto:https://pixabay.com/it/photos/calzature-pelle-scarpe-oxford-1838767/