Gino Strada, l’emergenza di aiutare il prossimo

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Luigi “Gino” Strada è morto, a 73 anni, lo scorso 13 agosto in Francia. Un uomo votato a contrastare la guerra, fondatore di “EMERGENCY” l’Ong che da anni si batte per la tutela dei più deboli.

Nato nel 1948 e laureatosi in medicina all’università di Milano nel 1978, farà parte del comitato internazionale della croce rossa in varie zone di guerra, questa esperienza e la sua ulteriore formazione in chirurgia per le vittime di guerra porteranno lui, sua moglie e altri colleghi a fondare EMERGENCY, la famosa organizzazione internazionale, che ha contribuito a ospedalizzare le vittime di conflitti, ma non solo, ha anche contribuito all’apertura di ospedali e di centri di primo soccorso, in zone dove essi mancavano.

Dal 2006 la Ong viene riconosciuta dalle Nazioni Unite come partner e nel 2018 lo diventa anche dell’European Union Civil Protection and Humanitarian Aid.

La causa della morte di Gino Strada, ancora non è stata nota, si sapeva che avesse dei problemi cardiaci, e che al momento stesse facendo una vacanza in Normandia. Le sue ultime parole pubbliche sono state a riguardo della recente avanzata dei Talebani in Afghanistan.

Quando gli si chiedeva perché tutto questo impegno, spesso rispondeva con delle bellissime frasi piene di significato, cristalline, chiare e tremendamente oneste, quella che più mi ha colpì è tanto profonda quando semplice, e dice così: “L’importante è capire fino in fondo che se ci sono persone che hanno bisogno di essere curate questo vada fatto”.

Valerio De Paolis

Di Matteo Masolini – Gino Strada #3, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=13499350