Stop. Fermi tutti. Calma. Non ci sarà nessun blocco della metropolitana tra T-Centralen e Slussen[1] come era stato annunciato qualche giorno fa. Nessun terrorismo psicologico. Chiedo scusa. Spero mi darete la possibilità di fare pace, proprio come hanno fatto il comune e la regione di Stoccolma scongiurando il cataclisma che avevo esageratamente paventato pochi giorni fa.

Falso allarme dunque. Niente tragedia greca.

Come quando ti fa tanto male la pancia e ti scappa la cacca, corri disperatamente in cerca di un bagno, lo trovi, ti sembra di scoppiare, ti cali i pantaloni ma scopri che era solo un’innocua scoreggina (non tanto innocua a dire la verità).

Come quando vi guardate intensamente negli occhi e con voce rotta vi convincete di essere incinta (in alcuni casi vi disperate, in altri saltate dalla gioia), ma alla fine era solo un ritardo nel ciclo.

Come quando è mezzanotte e mezza al pranzo di matrimonio di tuo cugino Mario, ti servono un sorbetto al limone ed esulti perché credi che sia finita, ma è solo una pausa per sciacquare la bocca tra i dodici primi piatti e i nove secondi piatti (poi ci saranno i dolci ovviamente).

Come quando i Troiani temevano un attacco letale da parte dei Greci, si erano assediati armati fino ai denti dietro le mure di casa, ma poi per fortuna a bussare al portone non era l’esercito ma solo un bel regalo a forma di cavallo gigante corredato da un biglietto di scuse… ops!

Come quando hai finito l’esame più importante della tua vita, sei soddisfatto, hai risposto a tutte le domande in maniera egregia, ti pavoneggi per avere pure risparmiato quindici minuti, ma giri il foglio e ti accorgi che c’era anche il retro da risolvere.

Come quando i tuoi figli si sono addormentati dopo che hai letto loro cinque libri e raccontato quindici favole a lieto fine, li senti ronfare e molto delicatamente ti allontani come un ladro che ha rubato tutte le caramelle, ma loro spalancano gli occhi vispissimi e chiedono senza pietà un’altra storiella.

Come quando si accende lo speaker di Trenitalia in stazione, balzi in piedi trepidante, sei speranzoso che annunci l’arrivo al binario due dopo che ha già accumulato venti minuti di ritardo, ti allontani dalla linea gialla in maniera preventiva, ma la voce robotica aggiunge ulteriori venti minuti d’attesa.

Come quando… va bene, basta. Mi sono spiegato. Falso allarme.

Non bisogna però cantar vittoria troppo in fretta. Infatti, anche se il blocco tra T-Centralen e Slussen è stato tolto, alcuni disagi come ritardi e treni cancellati rimarranno, quantomeno per la giornata di venerdì. Non ho ancora capito dov’è la novità.

 

Roberto Riva

[1] https://sl.se/aktuellt/nyheter/avstangning-avbruten/