Milano, 30 apr. (askanews) – Stellantis chiude il primo trimestre con ricavi netti in calo del 14% a 35,8 miliardi di euro a causa del calo delle consegne (-9% a 1,217 milioni di auto) e di un mix prodotto e prezzi sfavorevoli. Alla luce delle incertezze legate ai dazi, il gruppo ha deciso di sospendere la guidance finanziaria per il 2025, con l’obiettivo di diffonderla quando lo scenario sarà più chiaro. In calo il titolo in Borsa, -1,9% a 8,1 euro, a fronte di un -0,7% del Ftse Mib.
Sempre a causa dei dazi, Stellantis ad aprile ha sospeso “temporaneamente” l’esportazione di auto dall’Europa agli Stati Uniti. Dall’Italia nel 2024 sono stati esportati circa 20mila veicoli negli Usa dei marchi Fiat (la 500e prodotta a Mirafiori), Alfa Romeo, Dodge e Maserati, ma diversi modelli sono oggi fuori produzione.
I veicoli assemblati da Stellantis negli Usa (soggetti a dazi solo su alcuni componenti) rappresentano il 58% degli 1,2 milioni importati nel 2024. Della quota restante, il 95% sono prodotti in Canada e Messico e sono conformi all’accordo di libero scambio Usmca.
“Negli Usa metteremo in campo azioni per salvaguardare la redditività, compresi temporanei aggiustamenti della produzione e riduzioni di posti di lavoro. Siamo impegnati in un confronto costante con l’amministrazione Usa”, ha spiegato il Cfo, Doug Ostermann, che giudica positivamente l’allentamento dei dazi sull’auto annunciato dal presidente Trump.
Lo stock di veicoli nuovi, fra le cause dei guai negli Usa, è sostanzialmente stabile rispetto a dicembre a 1,21 milioni di mila unità (333mila di proprietà).
“Abbiamo avuto un primo trimestre sfidante, ma siamo incoraggiati dai progressi della ripresa commerciale. Ci concentriamo sull’esecuzione della nostra strategia”, ha detto il Cfo di Stellantis, Doug Ostermann, durante la call con gli analisti.
In Europa Stellantis ha lanciato nuovi modelli nello strategico segmento B (C3 Aircross, Opel Frontera e Fiat Grande Panda), i cui effetti saranno più evidenti nel secondo trimestre, e diversi modelli aggiornati, registrando una crescita della quota di mercato (17,3%, +1,9 pp rispetto al quarto trimestre 2024). In aumento anche gli ordini al dettaglio negli Stati Uniti (+82%, livello più alto da giugno 2023), con le vendite di Jeep Grand Cherokee e Compass in crescita di oltre il 10% su base annua. La quota di mercato è pari al 7,1% rispetto all’8% di fine 2024. Anche il ‘terzo motore’ del gruppo ha registrato una crescita, confermando la leadership del gruppo in Sud America (quota 23,8%, +1,5pp). Nella Regione del Medio Oriente e Africa, alla prese con restrizioni alle importazioni in alcuni Paesi, il gruppo “continua a focalizzarsi su sforzi di localizzazione per migliorare i volumi nel medio termine”.
Infine riguardo il futuro Ceo, il processo di selezione è “a buon punto” e si concluderà, come annunciato, entro la prima metà del 2025.