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“Sirene” tra richiami ed emergenze, speciale tour estivo di Capossela

Roma, 28 mag. (askanews) – Dopo aver percorso l’Italia con Conciati per le Feste, il tour invernale di presentazione dell’ultimo album Sciusten feste n.1965, Vinicio Capossela torna dal vivo dal 18 giugno con Sirene. Richiami, emergenze e affioramenti, una serie di speciali concerti estivi con formazioni e repertori differenti, in alcuni dei luoghi più suggestivi della nostra Penisola.

“Siano esseri mitologici o concreti apparecchi acustici, le sirene sono sempre un richiamo, un segnale d’emergenza. Racconta l’artista. Reali e favolose, portano nel proprio corpo la loro natura duplice e ambigua, mutante e sfuggente, di volta in volta creature degli abissi e della luce, del mutismo e del canto, dell’oscuro dionisiaco e della bellezza apollinea. Sono la figura stessa dell’ambivalenza semantica dell’emergenza, che è sia pericolo che emersione, allo stesso tempo dannazione e salvezza, seduzione e redenzione”, scrive l’artista.

Il tour, organizzato da International Music And Arts, ha tre differenti declinazioni. La prima è “Sirene: il mito”, che sarà presentato mercoledì 18 giugno al Parco Archeologico di Norba a Norma (LT), giovedì 19 giugno al Tempio di Venere a Roma per Venere in Musica e sabato 21 giugno a Isola Maggiore per Moon In June. Al fianco di Capossela Daniela Savoldi (violoncello), Alessandro “Asso” Stefana (chitarre), Raffaele Tiseo (violino) e Vincenzo Vasi (theremin, percussioni e diavolerie varie), in un repertorio che vuole entrare in risonanza con i luoghi e le rovine del passato che li abitano, indagando quel misterioso, rischioso e duplice canto del mito antico, sortilegio che immobilizza se non si adottano certi accorgimenti di fronte alla sua incantevole bellezza.

Si prosegue con “Sirene: le emergenze”, dal vivo con Zeno De Rossi (batteria), Andrea Lamacchia (contrabbasso), Daniela Savoldi (violoncello), Alessandro “Asso” Stefana (chitarre), Raffaele Tiseo (violino) e Michele Vignali (sassofono) giovedì 24 luglio al Porto Antico di Genova per Palco sul Mare Festival e venerdì 25 luglio all’Anfiteatro del Vittoriale di Gardone Riviera per Tener-a-mente Festival. Il repertorio in questo caso indugia maggiormente tra le rovine attuali, attraversando le urgenze dei tempi contemporanei per emergere da questi abissi con nuova consapevolezza e più salda speranza. Sabato 26 luglio invece al Castello di San Giusto a Trieste in programma un atto unico dal titolo “Se il senno è sulla luna. La follia: da Ariosto a Basaglia”. Come racconta l’artista, “Ludovico Ariosto, nel suo Orlando Furioso, all’inizio del ‘500, immaginò che il senno degli esseri umani, evaporato inseguendo le ricchezze, la fama, i vani sospiri degli amanti, gli incarichi di potere, l’adulazione dei potenti, il servilismo, la bellezza delle donne, la vanità in generale, si trovasse sulla luna, mentre sulla terra governava (e governa) la follia. La follia delle guerre, della violenza, della sopraffazione. La luna dunque è ogni luogo in cui custodiamo l’innocenza e, assieme all’innocenza, tutte quelle stranezze, spesso stigmatizzate e punite dall’ordine del potere per preservare se stesso. Lungo questo confine, il recinto tra quanto il “sistema” giudica follia e la follia del “sistema”, corre il filo narrativo che unisce le canzoni di questo concerto pensato per Trieste”. Il concerto è anticipato dalla proiezione del documentario curato da Piero Pieri e Alessandro Spanghero che riassume l’esperienza di “Corrispondenze immaginarie”, opera d’arte pubblica partecipata di Mariangela Capossela realizzata proprio a Trieste, grazie a Teatro degli Sterpi e Hangar Teatri, in occasione del centesimo anniversario di Franco Basaglia, l’uomo che ha rivoluzionato la psichiatria in Italia.

Il mese successivo è la volta di “Sirene: la frontiera”. Un live che va ad esplorare la polvere e il vento, che vira verso il Sud e il suo mare, la sua luce solare e la sua polvere, con l’intenzione di attraversare la frontiera tra il mito e la realtà per scioglierne l’ambiguità. In programma sabato 2 agosto alla Miniera di Montevecchio a Guspini (SU) per il Festival ‘A Innantis, domenica 3 agosto a Lanusei (NU) per Rocce Rosse Blues, martedì 5 agosto al Teatro Greco di Tindari, mercoledì 6 agosto sul sagrato della Cattedrale di San Giovanni a Ragusa e giovedì 7 agosto nella Valle dei Templi ad Agrigento per FestiValle. Ad accompagnare il cantautore in queste date saranno Victor Herrero (chitarre), Andrea Lamacchia (contrabbasso), Zeno De Rossi (batteria), Alessandro “Asso” Stefana (chitarre) e Raffaele Tiseo (violino), ospite Giovannangelo De Gennaro per i concerti in Sicilia.

“Per chi le sa ascoltare, in questi tempi infausti le segnalazioni di pericolo si sono moltiplicate. Tra guerre, riarmi, sopraffazioni e ingiustizie sociali, l’Occidente sembra quasi aver smarrito la rotta e di essere sul punto di inabissarsi con un moto di accelerazione repentina del suo destino di caduta, di tramonto sotto la linea dell’orizzonte”, aggiunge Capossela. “Sirene intende allora ascoltare questi richiami, decifrarli, guardarli diritti negli occhi e così percorrere un periplo negli abissi delle emergenze attuali, necessario a poter affiorare alla luce per ritrovare il respiro. Un percorso mosso dalla ferma speranza che all’immersione segua l’emersione, e dalla convinzione che in un momento partecipato come un concerto, la bellezza e la giustizia ricongiunte nel canto possano essere una guida per tornare a riveder le stelle”, conclude.

A questi concerti si aggiungono poi due ulteriori appuntamenti.

Sabato 31 maggio in occasione del 79esimo Anniversario della Repubblica Italiana, il Consolato Generale d’Italia a Buenos Aires e il Teatro Coliseo hanno l’onore di presentare Vinicio Capossela con La Odisea Del Cocoliche. Il concerto che Capossela terrà al Teatro Coliseo porta nel titolo la parola “cocoliche”, uno dei simboli più potenti e popolari dell’incontro tra le culture italiana e argentina. L’odissea del cocoliche rappresenta in musica l’odissea di tutti coloro che hanno cambiato terra, continente, e si sono ritrovati sotto il cielo capovolto, nell’emisfero sud, proprio sotto quella croce australe che appare all’Ulisse di Dante quando attraversa i pilastri del mondo conosciuto.

Il repertorio include brani che rendono omaggio ad alcuni illustri italiani di varie epoche (Dante, Ariosto, Michelangelo e perfino Adriano Celentano).

Una grande selezione che ripercorre i trent’anni di carriera del cantautore fino all’approdo sul Río de la Plata, con brani di Aníbal Troilo, César Isella e Atahualpa Yupanqui, accompagnati dal bandoneón di Luciano Tobaldi e con la partecipazione speciale di Melingo.

Vinicio Capossela sarà infine ospite venerdì 20 giugno della XXXVI edizione di Musicultura, il Festival della Canzone Popolare e d’Autore, sul palco dello Sferisterio di Macerata.