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Sci, Brignone avanti tutta: “Il recupero procede senza intoppi”

Roma, 3 giu. (askanews) – A distanza di due mesi esatti dalla caduta di Passo San Pellegrino nel corso del gigante valevole per i Campionati Italiani, Federica Brignone ha fatto il punto della situazione presso il J/Medical di Torino dove sta affrontando la riabilitazione nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il dottor Andrea Panzeri (Presidente della Commissione Medica FISI), il dottor Luca Stefanini (Direttore Generale di J/Medical) e Federico Bristot (coordinatore area fisioterapica J/Medical).

Il dottor Panzeri ha aperto facendo il punto della situazione dal punto di vista medico. “Non è stato un infortunio banale, questi due mesi sono stati importanti. Federica ha lavorato molto bene, siamo rimasti soddisfatti della scelta di effettuare la riabilitazione al J/Medical, si trattava del posto migliore insieme a Federico Bristot che è stato in Federazione e al dottor Stefanini per la struttura che ci è stata messa a disposizione. Federica ci ha messo tanto impegno, la TAC e la risonanza effettuate nei giorni scorsi hanno dato esiti confortanti e adesso posso dire che la sera dell’intervento non mi sarei aspettato un recupero così buono. I feedback sono tutti positivi, la strada è ancora lunga ma dobbiamo guardare le cose buone che ci sono state fino ad ora. Nei prossimi giorni Federica inizierà un nuovo step, caricando sempre più per recuperare il movimento completo ed evitare rigidità. La stabilità è buona, non si può che migliorare. Federica ha tanta voglia, conosce la fatica, tra un mese faremo un nuovo punto della situazione. Sin dall’inizio abbiamo dato priorità alla parte ossea, la parte legamentosa passava in secondo piano a oggi possiamo escludere un intervento sul legamento crociato. Ognuno di noi nella propria testa si costruisce i tempi di rientro, c’è tempo ma non bisogna perdere tempo. Federica dentro di sé sa quanto tempo avrà bisogno per allenarsi, ma non sappiamo cosa sentirà al ginocchio al termine dei prossimi step. Però i grandi atleti hanno un concetto della fatica e del dolore diverso, saranno le risposte che conosceremo solamente nei prossimi mesi”.

Il dottor Luca Stefanini ha parlato della struttura a disposizione di Brignone: “Ci tenevo a ringraziare la Federazione Italiana Sport Invernali, quando è accaduto questo infortunio siamo stati immediatamente contattati, ci siamo messi subito a disposizione, è motivo di orgoglio essere individuati come centro che ci potesse dare un supporto. Abbiamo individuato i primi obiettivi, che era quello di camminare bene. La strada non sarà semplice, ma noi siamo a disposizione per offrire tutto il supporto possibile”.

Federico Bristot lavora a stretto contatto con Federica: “Ci conosciamo da tanti anni, sul suo ginocchio lavoravamo già in passato. Il programma è molto intenso, svolgiamo doppie sedute quotidiane, con l’obiettivo di recuperare la deambulazione corretta che sta avvenendo in maniera lineare e il recupero della mobilità articolare, senza perdere d’occhio il tono muscolare. Tutto ciò avviene con grande impegno, sfruttiamo anche l’utilizzo della piscina e i risultati sono buoni. L’approccio di Federica è stato esemplare, raramente abbiamo trovato una autodisciplina e uno spirito di sacrificio e di sopportazione di questo genere”.

Chiude Brignone: “Sono già passati due mesi e sono passati velocemente, il tempo di lavoro qui è tantissimo, mi sento di essere solamente all’inizio del mio percorso. In questi due mesi ho gustamente rispettato le indicazioni di medici e fisioterapisti, adesso inizio a mordere un po’ il freno, significa che le cose vanno meglio. Finora la mobilità era ridotta ma sono rimasta fiduciosa e positiva, dopo le ultime news lo sono maggiormente. C’è tanta voglia di camminare prima possibile, rispettando i tempi. Ciò che mi è mancato in questo periodo è stata l’indipendenza, ho passato settimane in cui dovevo essere assistita anche per il gesto più semplice. Lavoro più di cinque ore tutti i giorni, purtroppo non si tratta di un infortunio che ha casistiche precedenti e non abbiamo risposte in tal senso sul recupero. Così è difficile fare programmi ma non si può fare nient’altro, in passato ho già perduto una stagione per un infortunio meno grave che in realtà me ne ha fatte perdere due, qui gli step sono delineati, con indicazioni precise ma non riguardo i tempi di recupero. Sto lavorando prima di tutto per la mia salute come persona e non come atleta, poi tornare sugli sci mi dà grande motivazione, e mi convince a fare qualcosa in più tutti i giorni. Da qui alla prossima stagione c’è tempo ma non così tanto tempo, è impossibile ipotizzare un ritorno sulla neve, finché non appoggerò il piede sarà impossibile fare pronostici, il prossimo step sarà togliere le stampelle, quando tornerò sugli sci è perché mi sentirò a mio agio”. (foto fisi.org)