Italienaren.org

Pietrasanta in Concerto alla XIX edizione, Music Without Borders

Roma, 15 mag. (askanews) – Torna ad animarsi di grande musica il cinquecentesco Chiostro di Sant’Agostino grazie alla XIX edizione di Pietrasanta in Concerto, festival ideato dalla star del violino, collezionista e fine conoscitore delle arti visive Michael Guttman. Pensato da sempre per far dialogare la musica con la vocazione all’arte della cittadina toscana, tradizionale residenza di grandi pittori e scultori, Pietrasanta in Concerto vive in dieci giorni di veri concept concerts e masterclass, che invaderanno la “Piccola Atene delle Alpi Apuane”, con grandi solisti, l’Orchestra da Camera di Bruxelles in residenza e un approccio trasversale verso la musica, da Mozart al tango, dal Brasile all’Ungheria, con due première italiane e alcune assolute rarità.

Ad un passo dalla ventesima edizione si definisce sempre più chiaramente l’identità del Festival Pietrasanta in Concerto, ideato da Michael Guttman inseguendo la sua familiare passione per le arti figurative e sempre più perfezionato negli anni insieme alla compagna di vita e d’arte, la star cinese del violoncello Jing Zhao: grandi artisti nei concerti serali, sempre in formazioni inedite e non riscontrabili nelle usuali tournée, masterclass durante il giorno in un’intensa attività didattica con giovani talenti da tutto il mondo, che sfocia poi quest’anno in ben due concerti di allievi e maestri al Chiostro di Sant’Agostino e alla Pieve di Valdicastello Carducci il 22 e 27 luglio, prima con Guttman e il celebrato violista francese Pierre-Henri Xuereb, poi con le due eccellenze del violoncello Jing Zhao e David Geringas.

Gli impaginati propongono poi brani spesso così rari da risultare pressoché nuovi sia per gli addetti ai lavori sia per il pubblico, come le tre danze rurali ungheresi del compositore magiaro Leó Weiner, maestro di György Kurtág; le danze del georgiano Sulkhan Tsintsadze, inesausto esploratore del folklore traslato nel linguaggio classico, o ancora il prete ottomano-armeno Komitas, precursore dell’etnomusicologia e vittima del Genocidio Armeno: queste preziose rarità, unite alla Zingaresca di Sarasate e alla Fantasia Ungherese di Liszt, saranno il cuore dell’evento finale in Piazza Duomo il 28 luglio, Festa Ungherese, che chiuderà con il classico folklorico rumeno Hora Martisorului. Sul palco per questa serata che si preannuncia memorabile, Brussels Chamber Orchestra, Michael Guttman in play&conduct e Jeno Lisztes, maestro assoluto del cimbalo o salterio ungherese, strumento per noi esotico quanto popolare nell’Europa dell’Est dal mondo magiaro fino all’Ucraina.

Preziosa in quanto inedita per programma ed originalità di formazione anche la serata brasiliana del 20 luglio Dall’Amazzonia a Copacabana! con la première italiana del trio per pianoforte, violino e violoncello del compositore paulista Antonio Santana, presente in sala, abbinata a Villa-Lobos, Milhaud e al misconosciuto compositore brasiliano ottocentesco Ernesto Nazareth, la cui memoria perduta in una vita di eccessi e follia, è stata solo parzialmente recuperata grazie al lavoro del celebre poeta e scrittore Mario de Andrade. Sul palco un ensemble impensabile in qualsiasi altro festival con Guttman al violino, Zhao al violoncello, Cristina Marton-Argerich e Antonia Miller al pianoforte, Nani Medeiros e Joao Pita a voce e chitarra e infine lo zar della chitarra, l’insuperabile virtuoso russo Artyom Dervoed.

Sempre per le grandi musiche inattese dal sud del mondo si avrà poi la serata dedicata al tango contemporaneo e alla cultura musicale argentina del Novecento il 21 luglio con “Piazzolla e Rovira! Tango per 8!” che vedrà il debutto italiano dell’ensemble SONICO impegnato dal più noto Piazzolla fino alla fondamentale riscoperta di Eduardo Rovira, compositore argentino classe 1925, considerato tra i massimi innovatori per finezza e fantasia della musica rio platense, ma in Europa ancora noto solo fra i cultori del genere.

Non mancheranno poi gli impaginati più classici, anche se spesso con guizzi inattesi nelle trascrizioni contemporanee, a partire dal concerto inaugurale del 18 luglio con Albeniz, Sarasate e Chopin affidati alla Brussels Chamber Orchestra, storica residenza del festival, con il giovane talento di Vanessa Benelli Mosell al pianoforte e il grande violinista, direttore d’orchestra e docente russo Pavel Berman. Il giorno seguente si avrà poi l’omaggio a Shostakovic nel cinquantenario dalla scomparsa grazie all’imperdibile recital di due eccellenze internazionali, Maxim Vengerov al violino e Polina Osentinskaya al pianoforte. Il 23 luglio invece il Guttman Tango Quintet presenterà una carrellata di musiche da Mozart fino alla rivisitazione in première italiana da Dvorak della giovane compositrice e pianista Chloë Pfeiffer.

Il giorno seguente con 1811 Nascita del Romanticismo il giovane violinista Mohamed Hibert, Zhao e la celebre pianista italo-tedesca Sophie Pacini presenteranno un impaginato Schumann, Mendelssohn, Chopin dedicato all’anno di nascita di questi tre giganti dello spirito romantico in musica. Il 25 luglio lo stimato pianista e docente Gabriele Baldocci, Guttman e Jing Zhao con i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino si esibiranno in un impaginato tra Beethoven e Saint-Saens, quindi il 26 luglio, con la Brussels, il grande flautista italiano Andrea Griminelli si esibirà con Avi Avital, mandolinista star israeliano che ha portato questo strumento poco frequentato a livelli di popolarità e consensi davvero impensabili in tutto il mondo. Per lui la prima italiana del giovane compositore israeliano Avner Dorman, tra i nomi emergenti più importanti della musica contemporanea internazionale.

Il Festival “Pietrasanta in Concerto” è promosso e organizzato dall’Associazione Musica Viva in collaborazione con il Comune di Pietrasanta e con il supporto organizzativo della Fondazione Versiliana.