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Mattarella a Rondine: pace in Costituzione, Ue resista ad attacchi

Rondine (Arezzo), 6 giu. (askanews) – Quando l’elicottero che trasporta il presidente della Repubblica ronza sul pratone assolato di mezzogiorno già si prepara la standing ovation che i ragazzi della marcia della pace, gli adulti, gli anziani tutti confluiti a Rondine, alle porte di Arezzo, per dire “make peace great again” tributano a Sergio Mattarella. Il capo dello Stato raggiunge il borgo – dove ogni anno vivono e studiano trenta giovani che in teoria dovrebbero essere nemici perché i loro paesi sono in guerra ma nel conoscersi si “riconoscono” simili e amici – dopo l’incontro con Papa Leone XIV al quale ha portato, dice, “l’affetto dell’Italia”. Lo accolgono con applausi e incitazioni – “grande presidente” – e lui risponde a un paio di domande. La pace è al centro di tutto, la pace e il ruolo che deve e può avere l’Europa unita nel promuoverla.

Intanto, spiega Mattarella con un tono schietto ma anche paziente, quasi da insegnante in mezzo alla sua classe, “la nostra Repubblica nasce da una spinta comune tra cittadini e istituzioni dopo la guerra, e questo progetto di pace è espresso nella nostra Costituzione”, “ma anche dal sentimento comune che ha prodotto la Costituzione”. Cita l’articolo 11 della Costituzione e precisa che “anche quando si è stati costretti a ricorrere alle armi per resistere all’orrore l’obiettivo era sempre la pace e la collaborazione tra i popoli”. E l’Ue unita può essere “perno” del dialogo internazionale ammesso che “resista ad attacchi interni ed esterni di chi vorrebbe il ritorno dei nazionalismi”.

I tempi, certo, sottolinea il capo dello Stato citando Sant’Agostino, sono difficili, duri ma, attenzione, “i tempi siamo noi” con i nostri comportamenti, a cominciare dalla vita quotidiana fino alle decisioni degli Stati. Trovandosi davanti tanti ragazzi – secondo gli organizzatori alla marcia hanno partecipato oltre settemila persone – Mattarella coglie l’occasione per avvertire sull'”insidia” del web che cancella i rapporti umani, isola e dove “sovente” si parla un linguaggio d’odio. Prima di ripartire alla volta di Roma Mattarella ha incontrato i ragazzi del borgo, firmato il libro d’onore e ricevuto una scultura che riproduce il simbolo di Rondine.