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La Roadmap Ue per porre fine all’import di energia russa al 2027

Bruxelles, 6 mag. (askanews) – L’Ue porrà fine alla sua dipendenza energetica dalla Russia interrompendo l’importazione di gas e petrolio ed eliminando gradualmente l’energia nucleare di provenienza russa, e garantendo al contempo la stabilità dell’approvvigionamento energetico e dei prezzi in tutta l’Unione. E’ quanto prevede la “Roadmap” (tabella di marcia) del piano “REPowerEU”, adottata oggi a Strasburgo dalla Commissione europea, e presentata in conferenza stampa dal commissario Ue all’Energia, Dan Jorgensen.

“Oggi l’Ue mostra forza e determinazione. Il messaggio alla Russia è chiaro: non ricatterete più i nostri Stati membri. Non verserete più i nostri euro nelle vostre casse. Il vostro gas sarà vietato. La vostra flotta ombra sarà fermata”, ha dichiarato Jorgensen. “Lo facciamo per preservare la nostra sicurezza. Ma è anche un passo importante verso l’indipendenza energetica, per produrre la nostra energia pulita e accessibile invece di importare costosi combustibili fossili”, ha osservato il commissario.

Nonostante i significativi progressi compiuti nell’ambito del piano REPowerEU e attraverso le sanzioni imposte dopo l’invasione russa dell’Ucraina, nel 2024 l’Ue ha registrato una ripresa delle importazioni di gas russo. Sono pertanto necessarie azioni più coordinate, poiché l’eccessiva dipendenza dell’Ue dalle importazioni di energia dalla Russia rappresenta una minaccia per la sicurezza, spiega una nota dell’Esecutivo comunitario.

La tabella di marcia prevede una graduale eliminazione del petrolio, del gas e dell’energia nucleare russi dai mercati dell’Ue, che avverrà, secondo la Commissione “in modo coordinato e sicuro, man mano che avanziamo nella nostra transizione energetica. Le misure sono state concepite per preservare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’Ue, limitando al contempo qualsiasi impatto su prezzi e mercati”.

A partire dal 2025, si prevede che le forniture globali di gas naturale liquefatto (Gnl) cresceranno rapidamente, mentre la domanda di gas diminuirà. Con la piena attuazione del quadro per la transizione energetica e del Piano d’azione per l’energia accessibile, si prevede che l’Ue sostituirà fino a 100 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030, il che si tradurrà in una riduzione della domanda di 40-50 miliardi di metri cubi entro il 2027. Allo stesso tempo, si prevede che la capacità relative al Gnl aumenterà di circa 200 miliardi di metri cubi entro il 2028, ovvero cinque volte di più rispetto alle attuali importazioni di gas russo dall’Ue.

La tabella di marcia approvata oggi sarà seguita da proposte legislative della Commissione il mese prossimo. La Commissione collaborerà con gli Stati membri per garantire che l’eliminazione graduale delle importazioni di energia russa a livello Ue sia graduale e ben coordinata in tutta l’Unione. Entro la fine dell’anno, gli Stati membri saranno invitati a elaborare piani nazionali che definiscano le modalità con cui contribuiranno all’eliminazione graduale delle importazioni di gas, energia nucleare e petrolio russi.

Tutte le misure saranno accompagnate da continui sforzi per accelerare la nostra transizione energetica e diversificare gli approvvigionamenti energetici, anche attraverso l’aggregazione della domanda di gas e un migliore utilizzo delle infrastrutture (in particolare quelle relative al Gnl), al fine di eliminare i rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento e la stabilità del mercato.

Per quanto riguarda il gas, le proposte attese a giugno miglioreranno la trasparenza, il monitoraggio e la tracciabilità delle importazioni russe nei mercati dell’Ue. Fondamentalmente, saranno impediti nuovi contratti con i fornitori di gas russo (via i gasdotti o importato come Gnl) e i contratti spot esistenti saranno sospesi entro la fine del 2025. Questa misura garantirà che già entro la fine di quest’anno l’Ue abbia ridotto di un terzo le rimanenti forniture di gas russo. La Commissione proporrà inoltre di bloccare tutte le restanti importazioni di gas russo entro la fine del 2027. (Segue)