Roma, 12 mag. (askanews) – Giovedì 15 maggio, ore 18.00, alla Biblioteca Ostinata, via Osti 6, Milano, l’autrice Luisa Menazzi Moretti presenta il suo lavoro fotografico Far Fading West in un dialogo a più voci, con Leonardo Merlini, giornalista di AskaNews, Adriano Solidoro, docente dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca e Luca Fiore, critico di fotografia e curatore indipendente.
Far Fading West è un viaggio mistico attraverso 169 scatti che raccontano la dissoluzione di un mondo. Tappeti scoloriti dalla polvere, intonaci sbiaditi, assi di legno mangiate dai tarli, strade spaccate dal sole, villaggi fantasma nel grigiore bucato da sprazzi di colore di murales e vecchi cartelloni, un Texas che va scomparendo, nell’ombra di poche figure umane, che solitarie si aggirano tra ciò che resta, che si aggrappano allo scheletro di un mondo che non può ritornare. Come il cowboy che lentamente, in sella al suo cavallo, percorre una modernissima, deserta autostrada di Houston. Solitudini catturate dal lavoro di Luisa Menazzi Moretti, l’autrice, italo americana, che di questa dualità di identità e cultura arricchisce lo sguardo nel passaggio delle immagini attraverso l’obiettivo.
Ma la dissoluzione di questo mondo – un mondo, il West, che per tanti anni è stata iconografia viva nell’immaginario collettivo italiano – la sua solitudine, questo ultimo tentativo di restare attaccati, senza forza, con un gesto quasi necessario a ciò che sta scomparendo, raccontato negli scatti di Far Fading West è qualcosa che non è lontano, non è solo Texas e non è solo un luogo. È uno stato mentale. È una “mistica” universale, che – attraverso il rispetto e la delicatezza dell’obiettivo dell’artista che ha raccolto queste immagini – parla a tutti. Parla alla solitudine e al disgregarsi delle periferie italiane, all’abbandono di aree industriali, al disfacimento di un tessuto sociale, di un’economia, manifatturiera ma anche agricola, che ancora non è riuscita a reinventarsi, in bilico fra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere, oltre le tenaglie della “modernità”.
Far Fading West parte dal Texas ma parla anche all’Italia, per questo dal libro fotografico è nato un progetto di dialogo, attraverso la presentazione del lavoro in librerie e biblioteche, selezionate in base alla loro attenzione all’arte e al sociale. Incontri per parlare di un mondo, quello del Texas, ma anche per riflettere sul racconto universale dell’uomo che cerca di non perdere il suo passato, mentre lotta per prendersi il futuro, della solitudine che spesso attraversa il cambiamento, di una crisi economica e sociale che ha cambiato anche i nostri paesaggi.
La chiave dell’incontro con la Biblioteca Ostinata (bibliotecaostinata.it), nuova tappa in questo percorso di dialogo tra fotografia e società, è già nel nome di questo crocevia di culture nel cuore di Milano, nella caparbietà della sua ricerca di una cultura aperta. “Ostinata è una Biblioteca di Quartiere libera ed aperta a tutti. Siamo ostinati nel voler far vivere la lettura senza sbarramenti”, apre così il suo manifesto questa biblioteca, nata da una collezione privata e dalla volontà di condividere la ricerca di una vita. Perché – sposando le parole di Marguerite Yourcenar – “fondare biblioteche è come costruire granai pubblici; ammassare riserve contro l’inverno dello spirito, che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.”
Giovedì 15 maggio, i mondi di Far Fading West e di Ostinata si incroceranno, per una riflessione aperta sulla fotografia, sul cambiamento, sui mondi di confine, sulla necessaria caparbietà di un dialogo che solo può ancorare chi è rimasto indietro.