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Dazi, FT: Ue e Usa troppo lontani e si parlano solo con lettere

Roma, 23 mag. (askanews) – Stati Uniti e Unione europea “restano troppo lontani” nelle trattative sui dazi commerciali e negli scambi di comunicazioni scritte avute finora hanno compiuto “pochi progressi concreti”. Lo riporta il Financial Times, citando diverse fonti anonime vicine alle trattative, iniziate dopo che l’amministrazione Trump ha deciso una tregua di 90 giorni sui nuovi dazi “reciproci”.

Una terza fonte, che viene accreditata di essere aggiornata sulle interazioni tra le parti, si dice “non ottimista” sul raggiungimento di un accordo prima della scadenza del termine. “Scambiarsi lettere non è fare progressi – afferma questa fonte -. Non stanno andando da nessuna parte”.

Secondo il quotidiano finanziario, i delegati Usa stanno premendo sull’Ue affinché “riduca in maniera unilaterale i suoi dazi sui beni importati dagli Usa”, con una mossa equivalente a quella decisa al Regno Unito. Gli Usa sono insoddisfatti che ad oggi l’Ue si sia limitata ad offrire una riduzione parallela dei dazi e che non intende mettere su un tavolo negoziale anche la sua proposta di Digital tax.

Un appuntamento chiave, e in questo caso non a colpi di missive ma faccia a faccia, è previsto a giugno, a Parigi, tra il rappresentante al Commercio degli Stati Uniti, Jamieson Lee Greer e il Commissario Ue responsabile del Commercio, Maros Sefcovic. Vista la località non si possono quindi escludere “incursioni” del padrone di casa, il presidente francese Emmanuel Macron.

In caso di mancato accordo Washington potrebbe riattivare il dazi supplementari al 20%, oltre a quelli base del 10% ancora in vigore sull’import dalla Ue, salvo acciaio, alluminio e componenti per le auto, su cui i dazi Usa salgono al 25%. (fonte immagine: European Union, 2025).