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Claudio Baglioni torna in tour e riparte da Lampedusa

Milano, 5 giu. (askanews) – Dopo oltre 15 anni Claudio Baglioni ritorna in tour nei grandi spazi all’aperto e lo farà nei più suggestivi scenari outdoor del nostro Paese. L’anteprima nazionale, a ingresso libero, sarà il prossimo 27 settembre a Lampedusa, isola dove il cantautore romano è di casa e dove, per dieci anni, ha ideato e reso possibile O’ scià, il festival della musica che ha riunito artisti nazionali e di ogni parte del mondo. ‘La vita è adesso GrandTour’ prevede, da fine giugno a metà settembre 2006, un totale di 40 date nei luoghi più rappresentativi d’Italia. Ad annunciare la nuova fatica dal vivo è stato lo stesso Baglioni, nel corso di una conferenza stampa per presentare l’uscita de ‘La vita è adesso. Il sogno è sempre’, un lavoro che celebra i 40 anni dell’album più venduto della storia della musica italiana e che è stato interamente risuonato e cantato in studio, dal vivo, con rinnovati arrangiamenti. Nel concerto-evento sull’isola siciliana e nelle tappe successive, Baglioni sarà accompagnato dall’intera formazione di 21 musicisti e coristi, con i quali ha registrato, insieme in studio, la nuova edizione dell’album dei record. Il cantautore interpreterà, per la prima volta, l’album nella sua interezza, oltre all’esecuzione dei più grandi successi che hanno costellato i suoi 60 anni di carriera. Il 27 settembre saranno annunciate le date dei concerti e le location. Il 29 settembre ci sarà la prevendita dei biglietti del tour, prodotto e organizzato da Friends & Parners e Come srl, in esclusiva per gli iscritti al Fan Club mentre, dal 2 ottobre, i ticket saranno aperti a tutti nei punti vendita abituali. Per quanto riguarda la location di Lampedusa “stiamo cercando il posto migliore per fare il concerto e accogliere il maggior numero di persone – ha spiegato lo stesso Baglioni -. Molto probabilmente lo faremo nella zona attaccata al Porto Nuovo, dove è stato ripristinato un campo sportivo. Lì si è recato Papa Francesco per la sua prima visita non pastorale, in quell’occasione noi lampedusani lo abbiamo conosciuto”.