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Bce: caro energia toglie lavoro, Nord Italia tra aree più a rischio

Roma, 5 mag. (askanews) – L’aumento permanente dei prezzi dell’energia in Europa ridurrà l’occupazione e lo farà in maniera più grave in zone come il sud della Germania e il Nord Italia. Lo prevede una analisi pubblicata sul blog della Banca centrale europea, secondo cui in generale in base ai dati forniti dalle aziende si stima che “un aumento permanente del 10% sul prezzi dell’elettricità, possa ridurre l’occupazione fino al 2% nei settori ad intenso uso energetico”.

Secondo l’articolo pubblicato dalla Bce i danni possono essere anche più elevati nel manifatturiero alta tecnologia e sui servizi locali. “Questi effetti sono anche più rilevanti in aree con poli d’industrie ad alto uso dell’energia, tra cui il sud della Germania, la Rhur, il Nord Italia e, in misura minore, il nord del Belgio”. (fonte immagine: ECB).