Roma, 29 mag. (askanews) – Alinghi e American Magic sul piede di guerra. All’indomani della presentazione della 38esima America’s Cup a Napoli i due challenger più autorevoli non ancora iscritti alzano la voce. Nulla da dire su Napoli, scelta accolta “con tutto il cuore come sede ideale per la Coppa del 2027”, ma le preoccupazioni rimangono. Alinghi attacca: “Non avevano alcun diritto di farlo – presentare la Coppa ndr – senza prima aver concordato un protocollo con il Challenger of Record, Athena Racing, che non è stato consultato in merito alle disposizioni relative alla sede ospitante, che hanno un impatto importante su tutti i team sfidanti in termini di costi e logistica. Firmando un accordo commerciale con la città ospitante che include la Challenger Selection Series di gare per la Louis Vuitton Cup, il Team New Zealand ha venduto qualcosa di cui non detiene i diritti. Questo non è accettabile. Inoltre, la mancanza di trasparenza sui termini dell’accordo sulla sede stipulato da Team New Zealand solleva la questione: come si può concordare una sede senza che né la città ospitante né uno qualsiasi dei team sfidanti sappiano che tipo di regata si svolgerà?” Per Alinghi è solo “l’ultima dimostrazione del fallimento del Defender nel rispettare i propri doveri fiduciari in quanto fiduciario dell’America’s Cup”. Alinghi ha vinto due volte la Coppa America e per questo “sentirà sempre una responsabilità nei confronti dell’America’s Cup e crede che coloro che organizzano e gestiscono l’evento debbano sempre cercare di anteporre l’interesse collettivo della Coppa a tutto il resto. Come Athena Racing e American Magic, crediamo che il successo dell’America’s Cup dipenda da apertura, fiducia e comprensione reciproca tra tutti i partecipanti. Continuiamo a sperare che si possa concordare un protocollo tra il Defender e il Challenger of Record che stabilisca un quadro sportivo equo per le regate e un evento commercialmente sostenibile per tutti gli attori coinvolti nell’America’s Cup. Se questo obiettivo potrà essere raggiunto, Alinghi sarà pronto a esplorare i modi in cui potremo essere parte di quel futuro, in particolare nella meravigliosa città di Napoli nel 2027, una cornice davvero degna della più grande competizione velica del mondo”.
American Magic quasi in contemporanea esce con una sua nota nella quale “desidera esprimere pubblicamente il proprio sostegno alle questioni sollevate oggi dall’ex vincitore dell’America’s Cup Alinghi in merito alla governance e all’amministrazione di Team New Zealand per la 38a edizione dell’America’s Cup e della Challenger Selection Series, entrambe in programma nello spettacolare Golfo di Napoli nel 2027 e annunciate formalmente ieri a Napoli”. American Magic si dice preoccupata per la riluttanza del Defender a impegnarsi nella trasparenza e nella cooperazione necessarie per garantire un protocollo equo per la 38a edizione del più grande evento del nostro sport. In particolare, siamo preoccupati che Team New Zealand non stia adempiendo fedelmente ai propri doveri fiduciari in qualità di Fiduciario della Coppa. In particolare, la sua decisione di concordare unilateralmente un accordo per la sede ospitante con il governo italiano e la città di Napoli, vendendo di fatto la Challenger Selection Series senza il consenso dello Challenger of Record, Athena Racing. La sua costante mancata fornitura di informazioni relative alle sue responsabilità e ai suoi doveri in qualità di Fiduciario solleva seri dubbi sulla volontà di Team New Zealand di operare con la necessaria trasparenza e integrità. Continuiamo a sostenere il Challenger of Record nei suoi sforzi per garantire un Protocollo equo ed equilibrato , un modello di governance trasparente e un’efficace Partnership per l’America’s Cup che avvantaggi tutti gli stakeholder. Finché non verrà concordato un quadro normativo di questo tipo, American Magic non si impegnerà a partecipare alla 38a America’s Cup Challenger Selection Series”.